3 Dicembre, 2021

Il tema della giornata mondiale delle persone con disabilità è quest’anno : “Leadership and participation of persons with disabilities toward an inclusive, accessible and sustainable post-COVID-19 world.”

Un tema che non nasce a caso perché questo periodo di pandemia è stato caratterizzato da tanti aspetti negativi connessi direttamente all’infezione ma anche da effetti indiretti del sovraccarico dei servizi che ha negato molto spesso il diritto alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilità. Dopo il covid troveremo un mondo cambiato dalle ferite che la pandemia lascerà. Tuttavia, l’esperienza maturata durante il covid ci ha fatto capire che è necessario un cambiamento di paradigma nella gestione dei servizi sanitari e ha enfatizzato l’importanza della medicina digitale, la telemedicina la teleriabilitazione. 

La Sirn è pienamente dentro questi processi e lo ha dimostrato nel corso dell’ultimo Congresso tenutosi a settembre e nell’attenzione allo sviluppo della teleriabilitazione. 

Tutto questo costituisce sicuramente un’opportunità ma anche un rischio per le persone disabili. L’opportunità è legata al fatto che una medicina digitale è possibile una gestione a distanza della presa in carico utile soprattutto nelle condizioni di cronicità. Un rischio, perché l’applicazione della telemedicina come strumento prevalente ha il rischio di aumentare la distanza tra persona malata e professionista sanitario Questo rischio si può evitare considerando la teleriabilitazione come un elemento integrativo e non sostitutivo dei normali processi di cura. D’altra parte, la nostra attenzione alla persona disabile e alle associazioni è una peculiarità della nostra società. Questa sensibilità è stata sostanziata dalla carta di Foligno, un accordo tra società scientifiche e associazione delle persone disabili basata sull’impegno del coinvolgimento della persona a tutti i livelli dei processi decisionali.

E’ questa interazione positiva tra ricerca e persone, tra società scientifiche e associazioni persone con disabilità che permetterà di far tesoro delle dure lezioni che la pandemia ci ha lasciato.